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beni e servizi strategici serve precauzione e la tutela degli interessi delle regioni e delle persone che le abita-
         no. La produzione di beni di consumo durevoli, di qualità e costi più elevati, gestita nel rispetto dell’ambiente,
         potrebbe essere la reazione ai disastri del consumo low cost, quello favorito ad esempio dalle grandi piatta-
         forme di distribuzione. L’intervento pubblico nell’economia sta ridivenendo determinante, e potrebbe essere
         una buona occasione per renderlo sinergico all’iniziativa imprenditoriale, senza la quale sarà impossibile il
         rilancio. Infine si assisterà ad un’accelerazione di tendenze in atto a livello di lavoro: assumeranno crescente
         rilievo le competenze collegate alla digitalizzazione, aumenterà la flessibilità dell’impiego e si affermeranno
         forme ibride di lavoro in presenza e in remoto.


         Lo studio si misura dunque con le incognite dell’emergenza COVID 19, cercando di rilevare quanto sta avve-
         nendo nelle imprese, quale sia il clima e con quali strategie le aziende puntino a superare le difficoltà aperte
         dalla crisi. Ma si propone anche di dare continuità al lavoro avviato nel 2018, attraverso le due indagini dedica-
         te alla filiera della meccanica di Alba e della Valle Belbo, focalizzando più in generale i temi dell’innovazione
         industriale, quella che si sta realizzando nel segno della digitalizzazione e delle prospettive dell’industria 4.0.
         La nuova edizione aggiorna i dati di prima mano raccolti due anni fa su come le imprese del distretto, con cui
         APRO ha costruito un solido rapporto di collaborazione, si stiano attrezzando a rispondere alle sfide compe-
         titive. Continua a focalizzare un settore strategico, quello della filiera dell’industria meccanica e impiantistica
         (automazione industriale), considerando le dimensioni produttive, ma anche quelle progettuali, logistiche e
         di servizio alle imprese che caratterizzano la filiera. In questo modo raccoglie informazioni confrontabili con
         quelle rese disponibili dalle rilevazioni del 2018. Allarga tuttavia lo sguardo alla situazione di altri settori ma-
         nifatturieri che caratterizzano la realtà locale – come quello agro-alimentare – al fine di individuare tendenze
         comuni, sul versante dei modelli di business ma anche delle strategie di gestione delle risorse umane e delle
         competenze.

         La nuova rilevazione condotta da APRO ha interessato una sessantina di aziende di varie dimensioni, rag-
         giungendo dunque una platea estremamente significativa ai fini di comprendere i processi in atto su scala
         locale. Come nel caso degli studi del 2018, si è trattato di un’indagine esplorativa, a carattere qualitativo, i cui
         obiettivi riguardavano:
         •  l’analisi delle caratteristiche e delle tendenze evolutive del tessuto delle PMI meccaniche locali dal punto
             di vista strategico, in riferimento a mercati di sbocco, clientele, struttura organizzativa e societaria
         •  la messa a fuoco dei processi innovativi in atto, considerando gli investimenti legati in particolare alla
             digitalizzazione di prodotti e processi e cogliendo ulteriori indicazioni sullo sviluppo di esperienze ricon-
             ducibili al modello 4.
         •  la ricostruzione degli impatti dei processi innovativi sulla gestione delle risorse umane in impresa, in
             riferimento alle competenze strategiche emergenti, alle criticità che si manifestano in questo campo e ai
             bisogni formativi
         •  l’analisi delle conseguenze dell’emergenza sanitaria sul sistema delle imprese, delle loro previsioni per il
             futuro e di come si stessero attrezzando per reagire.


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