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Furio Bednarz, esperto in processi formativi, è stato, fino al 2020, Direttore dell’Ufficio
Formazione Continua e Innovazione – Repubblica e Cantone Ticino; dal 2010 Presidente della
Conferenza per la Formazione Continua della Svizzera Italiana; dal 2004 al 2015 Responsabile
Ufficio Studi e Ricerche di Fondazione ECAP Svizzera; dal 1987 al 1996 Ricercatore senior IRES
Friuli Venezia Giulia. Attualmente è Senior Advisor della Scuola universitaria professionale
della Svizzera italiana.
Tech 4.0 - Rapporto di sintesi
CAPITALE UMANO E IMPRESA 4.0
Tra continuità e incognite. Gli obiettivi dello studio
Immersi in un mondo globale che si è scoperto incredibilmente fragile, viviamo da alcuni mesi sospesi
nell’incertezza della pandemia, costretti a pratiche elementari di salvaguardia della nostra salute che pen-
savamo accantonate grazie all’avanzata della medicina e del progresso digitale. Proprio adesso dobbiamo
saper guardare al futuro, per progettarne uno plausibile e desiderabile, senza subire gli eventi. Sentiamo
il desiderio di normalità, ma forse la “normalità”, intesa come ritorno al passato, non è ciò a cui dobbiamo
aspirare. Le dimensioni e la natura della crisi che stiamo vivendo genera la possibilità, vorremmo dire la
grande opportunità, di un cambiamento. Non potevamo ignorarlo nel momento di impostare la nuova edi-
zione dello studio sull’evoluzione del sistema produttivo dell’albese e sui fabbisogni che essa genera sul
versante delle competenze e della formazione. Il lockdown attuato per fronteggiare l’emergenza sanitaria
ha colto il sistema economico locale in una fase delicata: il 2019 è stato un anno negativo per l’economia
piemontese, soprattutto a causa delle difficoltà del settore automotive, con una contrazione delle esporta-
zioni, della produzione e dell’occupazione che ha fatto seguito ad alcuni anni di lenta ripresa (Ufficio studi
economici Confindustria, “Piemonte impresa”, aprile 2020). La provincia di Cuneo, tuttavia, dava segnali di
tenuta, avendo messo a segno addirittura una performance positiva sul versante delle esportazioni grazie
al settore alimentare e a quello della meccanica strumentale, quando la repentina e inattesa crisi del COVID
ha colpito il distretto albese.
La crisi che stiamo vivendo avrà conseguenze ancora difficili da quantificare, ma alcune tendenze si intrav-
vedono. Ci si attende un impatto forte a livello di riallocazione dei processi produttivi, perché cresce la con-
sapevolezza che un eccessivo grado di internazionalizzazione e frammentazione delle filiere produce inter-
dipendenze pericolose. Qualcuno spingerà per tornare a risparmiare sui costi grazie alla delocalizzazione e
al peggioramento delle condizioni di lavoro, ma molti si rendono conto che per assicurare la produzione di
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